Pensatore greco. Fondatore della Scuola neoplatonica di Atene e maestro di
Proclo, che di quella scuola fu il più illustre rappresentante, godette
di grande fama e, attraverso il suo discepolo Ierocle di Alessandria, estese la
propria influenza anche alla Scuola neoplatonica alessandrina. Condivise la
dottrina di Plotino secondo cui il mondo deriva per emanazione dall'Uno e quella
delle tre ipostasi: mondo intelligibile, anima, materia. Scrisse, tra l'altro,
un commento ai
Dialoghi di Platone e al
De anima di Aristotele; le
sue opere sono, però, andate tutte perdute (m. 431 circa).